LA MODA, HA BISOGNO DEL TESSILE NATURALE PER ESSERE TRENDY PER LA NATURA

 

UNENDO LO STILE E IL BENESSERE…IL GLAMOUR E L’ETICA S’INCONTRANO.

Il sogno di creare e innovare mettendosi in gioco nel sud Italia.

Marchio giovane, innovativo e orientato al tessile naturale, Malìa lab nasce in Calabria, nel 2016 nella fattispecie a Guardavalle Marina, un piccolo paese di 2000 anime sulla costa ionica. L’idea di creare un atelier di moda dove coniugare artigianalità e tessuti biologici innovativi è di Flavia Amato, giovane stilista e modellista calabrese, tornata nella sua regione dopo un percorso formativo di otto anni nelle Marche, fatto di università, corsi e stage in imprese terziste. La scelta non è casuale, nasconde un forte desiderio di rivalsa, riscatto e orgoglio, l’orgoglio di chi sogna che il suo esempio possa servire ad altri ed essere seguito. Non è semplice fare impresa in un territorio aspro, duro e poco conosciuto, ma è una stupenda sfida poiché ricco di storia, qualità, tradizioni da far emergere per valorizzare quanto di buono esiste in questa regione.

IL NOSTRO LOGO

IL FUSO, PIÙ DI UN MERO STRUMENTO

Il fuso non è solo un utensile, è un paradigma del “saper fare a mano”, simbolo e sinonimo di artigianalità.

La ricerca di un logo che potesse riassumere in sé tanti significati e che potesse sintetizzare i concetti della linea Malìa non è stato per nulla semplice. La necessità di esaltare l’artigianalità della confezione e un ritorno all’antico, scegliendo tessuti naturali e filati della memoria storica del paese come la canapa. Filati che erano e devono ritornare in auge, perché dalle caratteristiche superiori rispetto alle fibre sintetiche e soprattutto, frutto di coltivazioni che portano ad una riscoperta della sana agricoltura tradizionale. Il fuso è uno strumento profondamente legato all’immaginario collettivo e popolare.

FLAVIA AMATO

Quando ho iniziato sapevo che le difficoltà sarebbero state tante, ma non mi sono data mai per vinta. Se c’è una cosa che posso consigliare a chi vuole perseguire i propri sogni, è mai darsi per vinti. L’importante è accettare che il fallimento più grande, non è la sconfitta, ma il non averci provato.

BACK TO CALABRIA

Non potevo che tornare in Calabria, nella mia terra per creare qualcosa così importante e di valore: una scelta fatta per opportunità, orgoglio ed il desiderio di dimostrare che la mia regione è qualcosa di più di quel che si pensa e soprattutto per recuperare e tramandare il “know how” regionale nel tessile. Quindi ho preso armi, bagagli ed il mio ragazzo e sono scesa per 900km fino alla mia vecchia casa. Insieme abbiamo ristrutturato un vecchio locale al centro del paese, di cui sono proprietari i miei genitori, ed in quei 50 metri quadrati abbiamo creato un laboratorio tessile, in cui produco e realizzo le mie collezioni. Fare impresa in generale non è facile, soprattutto se sei al sud, soprattutto se sei donna e soprattutto se sei sola e non hai molti soldi da impiegare, io ci metto tutta la buona volontà e l’impegno che posso. Nella mia sartoria biologica realizzo e confeziono capi di abbigliamento seguendo valori di confezione antichi, per creare capi che durano nel tempo. Il mio è un nuovo concetto di moda: artigianale e sostenibile, che guardi al benessere del corpo e dell’ambiente, ma soprattutto che si discosti dal consumismo e crei essa stessa tendenza.